Macondo fa parte della rete nazionale antirazzista “Non sulla nostra pelle”

 

NON SULLA NOSTRA PELLE!
Il 6 aprile ci siamo incontrati per la prima assemblea pubblica che ha visto le più svariate testimonianze: lavoratori e lavoratrici che si battono ogni giorno nei propri territori per dare voce alle loro lotte, da quelle dei braccianti e del lavoro domestico a quelle della logistica e dei portuali; ma anche la lotta delle donne che riporta la brutalità della violenza sessista e razzista che incontrano sul posto di lavoro, a casa o per strada, così come la lotta delle persone della comunità LGBTQIA+ che troppo spesso si trovano costrette a nascondere la propria identità. E poi ancora le testimonianze delle ONG che con le loro operazioni di salvataggio in mare cercano di garantire una libertà di movimento come diritto di tutte e tutti, ma che vengono criminalizzate per le loro azioni di solidarietà.
Vogliamo dire basta a politiche ideologiche che si spendono sulla nostra pelle, di dire basta a un sistema che ci vuole irregolari per avere la possibilità di sfruttarci meglio.
Non vogliamo più essere l’oggetto di cui si parla in televisione o sui giornali, vogliamo dimostrare quello che siamo realmente è cioè un soggetto attivo in grado di lottare per i propri diritti, in grado di autodeterminarsi e di essere portavoce delle proprie rivendicazioni.
È il momento di organizzarsi ed è il momento di dare una prima risposta perché sulla nostra pelle queste politiche non le accetteremo né ora né mai. Chiediamo a tuttə di lottare al nostro fianco, perché questa lotta non riguarda soltanto noi, è dovere di tuttə resistere e contrastare politiche che alimentano odio e divisione.
Ci stiamo organizzando affinché la nostra rabbia diventi coscienza politica e il #28aprile sarà solo un primo passo verso la costruzione di un percorso che vuole mettere insieme, per la prima volta, tutte le realtà di lotta migrante sul territorio italiano.